Mi manca uscire di casa la mattina, avere le guance rigate dal freddo e chiedere qualcosa al destino. Mi manca il gusto dell’attesa, mi mancano gli sguardi, mi manca il vento, mi manca il mare. E poi mi mancano tante altre cose, il liceo, i concerti, lo stupore, la beneamata leggerezza (che cerco di recuperare e che talvolta sento inafferrabile e sfuggente). Mi manco io, mi manchi tu (sì Bugo, mancano entrambi anche a me!) e mi manca viaggiare, cavolo!