La tua bellissima canzone Bugo mi ha immediatamente riportato alla mente la mia infanzia, trascorsa in quelli che ora sono detti “i favolosi anni ’60”. Secondo i nostri canoni attuali non erano poi così favolosi: c’era ancora molta aria di ricostruzione post-bellica, e la vita delle persone aveva standard di vita molto più bassi di quelli attuali. Noi della mia generazione eravamo piccoli, molto piccoli, però avvertivamo intorno a noi un’atmosfera di grande fiducia nel futuro, di grande voglia di fare, di allegria diffusa. Insomma tutto ciò che manca oggi. E’ stata l’ultima epoca in cui gran parte della popolazione aveva standard di istruzioni minimi, eppure (o forse proprio per questo) i rapporti tra le persone erano meno costruiti, forse più sanguigni ma meno ipocriti. E poi la musica, le prime gite fuori porta in auto, i primi elettrodomestici… tutte cose nuove ed elettrizzanti non solo per noi bambini, anche per gli adulti stessi. Anni ’60, vi ho conosciuti bambina ma quanto mi mancate!