Mi mancano le estati da adolescente, quando bastava un libro e la musica giusta nelle cuffie per plasmare in sogno un futuro da grande. Mi manca comprare i cd, setacciare i testi e provare a tradurre le canzoni con il dizionario. I giri in bici in campagna con le gonnelle e l’afa e le occhiate benevole dei contadini nei campi. Mi manca la gioia, la convinzione che bastava l’estate per creare un mondo a mia misura, un mondo pulito, bello e denso di sole dove vivere, un posto dove poter invaghirmi di amori immaginari perfetti e senza confini.