mi manca l’adolescenza, le partitelle a calcetto nel parco nei pomeriggi bollenti, i giri in bici, le prime sbronze. Mi mancano gli amori tanto volatili quanto laceranti di allora. Credo di non aver mai amato nessuno come la ragazza di cui ero innamorato a 16 anni e non riesco più ad amare in quel modo. Mi manca l’irrazionalità dell’adolescenza, mi manca la speranza che avevo a quel età e che con il passare degli anni si è affievolita al punto da sembrare quasi totalmente scomparsa. Mi mancano Giulio, Davide, Mattia, Paga, Ste, Mitch. Mi manca l’oratorio estivo, il calcio balilla. Mi mancano i concerti metal, i primi concerti in assoluto, il primo concerto a San Siro di Vasco, che poi sono belli anche i successivi ma il primo ha sempre un sapore diverso.
Mi mancano le estati completamente libero, staccare da tutto per tre mesi senza pensare a niente. Mi mancano le giornate in piscina, le partite a scopone nelle ore calde e la bottiglia di acqua congelata nello zaino.
Mi manca la spensieratezza e probabilmente ho perso anche un bel po’ della voglia di vivere che avevo allora.